Collana Rodeo
n.118 "La pista dei ladri" - 96pp - 77.03
Storia del West (rossa)
n.53 "La pista dei ladri" - 96pp - 88.11
Custer guida una spedizione per rilevare il tracciato di una nuova ferrovia. Uno dei possibili percorsi passa per il territorio assegnato ai Dakota dal trattato del '68. Bill Adams riuscirà ad evitare lo scontro tra Cavallo Pazzo e il 7°. Ma la lotta è solo rimandata.
da pag.3 a pag.8 c'è un intenso e quanto mai chiarificatore dialogo tra Custer ed il giornalista che lo intervista. La politica americana verso gli indiani, e soprattutto la personalità di Custer ci vengono brillantemente esposti.
• Scopriamo il nome indiano di Custer: Pahe-Has-ka, Capelli lunghi.
• Di nuovo viene scoperto l'oro in territorio americano. La spedizione di Custer, in aperta violazione del trattato di pace del 1868, lo scopre sulle Black Hills, territorio sacro Dakota.
• A nessuna delle due parti il trattato del '68 piace. I giovani capi sioux, scalpitano credendosi invincibili. E l'Esercito (e Custer in particolare), cerca solo il pretesto per lo scontro. Il terreno assegnato ai Dakota è troppo grande, e la scoperta dell'oro costituisce la fine della pace tra bianchi e Dakota.
• Lo scout Quapaw, coglie l'essenza di Bill Adams, quando gli dice: "Tu sei uno strano viso pallido. Cerchi di essere amico di tutti e questo non è possibile."
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